Wozzeck

Basato su un libretto dello stesso Alban Berg ispirato a un dramma di Georg Büchner, Wozzeck è considerato da molti studiosi lo spartiacque tra il melodramma ottocentesco di Verdi e Wagner e l’opera contemporanea del XX secolo. Con quest’opera Berg abbandonò infatti l’oleografia romantica e commovente delle Traviate e dei Tristani per mettere in scena un crudo fatto di cronaca nera, che vide coinvolto Johann Christian Woyzeck, un ex soldato originario di Lipsia che uccise la propria amante ritenendola infedele, per cadere poi a sua volta sotto la scure del boia. A dispetto della sua sconvolgente modernità, il Wozzeck presenta una scrittura ancora legata al Classicismo e addirittura al Barocco, un fatto che crea un fortissimo contrasto espressivo, che non lascia mai insensibile il pubblico. Questo contrasto appare evidente anche in questo allestimento curato da Patrice Chéreau, andato in scena sotto la direzione di Daniel Barenboim alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, lo stesso teatro in cui il capolavoro di Berg venne tenuto a battesimo nel 1925.