Dettagli
Autore: FERRONI VINCENZO
Opera: Trio op 54, Sonata per violino op.62
Etichetta: Bottega Discantica
Genere: Classica da camera
Supporto: CD
Nr. pezzi: 1
Direttore o Solista: TRIO VANNUCCI
Orchestra e interpreti:
Oggi sconosciuto ai più, quello di Vincenzo Ferroni fu, invece, nome piuttosto noto ai suoi tempi. Attivo come compositore e didatta, il musicista lucano si formò in Francia dove, ammesso al Conservatorio di Parigi nel 1870, ebbe tra i suoi maestri il più giovane dei Savard (Prix de Rome 1886) e Jules Massenet. Proprio a Savard, anch'egli allievo di Massenet, è legato l'esordio didattico di Ferroni, supplente, dal 1876, nel suo corso di Armonia; mentre la prima affermazione come compositore giungerà nel 1885, con la vittoria – su oltre seicento partecipanti – al Concorso internazionale bandito da Le Figaro. La parentesi parigina dovette concludersi poco dopo se già nel 1888 troviamo Ferroni al Reale Conservatorio di Milano, istituzione a cui si legherà la sua intera carriera di docente (subentrato ad Amilcare Ponchielli nella cattedra di Composizione), a lungo incaricato della vice direzione e per qualche mese anche della direzione dello stesso. Un impegno che Ferroni onorò con capacità e dedizione fino al 1929 (tra i suoi allievi Pozzoli, Mortari, Gavazzeni, Montemezzi, Pick-Magiagalli, Pedrollo), senza però rinunciare a una carriera artistica di risonanza internazionale, premiata da successi in Europa e America. Nel suo catalogo, non ampissimo, un posto particolare ha, ovviamente, il genere “nazionale” del melodramma, cui è legata una prima affermazione con Rudello, su libretto di M. Zucchetti, opera vincitrice del terzo premio al Concorso Sonzogno del 1889. Le opere da camera che si ascoltano su questo CD sono in prima registrazione discografica. Certamente più noto è il nome di Riccardo Zandonai. Anch'egli attivo su più fronti, all'attività compositiva affiancò quella di direttore d'orchestra e quella istituzionale. Il Trio-Serenata RZ 217 ha una collocazione del tutto particolare, essendo l'ultima opera portata a termine da Zandonai, in una Pesaro scossa dai bombardamenti nell'estate cruciale del 1943.