Dettagli
Autore: ELLINGTON DUKE
Opera: Bigbands Live - Duke Ellington Orchestra
Etichetta: Arthaus Musik
Genere: Jazz & Blues
Supporto: Vinile
Nr. pezzi: 1
Direttore o Solista:
Orchestra e interpreti: Duke Ellington, Cat Anderson, Cootie Williams, Herbie Jones, Mercer Ellington, Paul Gonsalves, Johnny Hodges, Harry Carney, Russell Procope, Jimmy Hamilton, Chuck Connors, Lawrence Brown, Buster Cooper, John Lamb, Rufus Jones
Take The “A” Train; Johnny Come Lately; Swamp Goo; Knob Hill; Eggo; La Plus Belle Africaine; A Chromatic Love Affair; The Shepherd; Never No Lament
Duke Ellington evitò sempre accuratamente due argomenti scomodi, la malattia e la morte. Per questo motivo si rifiutò ostinatamente di stilare un testamento, temendo di sfidare il destino e di provocarsi con le sue stesse mani una morte prematura. Ellington seppe mantenere la sua orchestra (che definì spesso «la cosa più importante della mia vita») con i milioni di dollari percepiti dalla sua casa editrice musicale Tempo, dimostrandosi consapevole della necessità di essere circondato da musicisti di grande talento, che in alcuni casi rimasero al suo fianco per decenni. Quasi sempre in tournée dopo il suo trionfale ritorno in scena al Festival di Newport del 1956, Ellington realizzò per tutta la sua lunga carriera un gran numero di registrazioni in studio. In particolare, tra il 1960 e il 1967 Ellington registrò la bellezza di 35 album, compresi gli adattamenti di alcune opere classiche come la Far East Suite e i Sacred Concerts. Il 1967 fu un anno di grandi successi, con il ritorno in pista di Cootie Williams, lo straordinario trombettista che aveva stregato il pubblico con una indimenticabile versione di The Shepherd, ma poche settimane dopo il concerto tenuto a Stoccarda il destino colpì di nuovo spietatamente Ellington con la morte improvvisa del suo alter ego Billy Strayhorn. L’inconfondibile sound dell’orchestra di Ellington è stato colto alla perfezione dai tecnici del suono tedeschi, che hanno anche potuto contare sulla magnifica acustica della Liederhalle, e il programma propone un meraviglioso excursus negli oltre quattro decenni di carriera di questa mitica formazione. “Johnny Comes Lately” rompe il ghiaccio, prima che Russell Procope vada a esplorare le profondità del registro più grave del clarinetto evocando le sonorità selvagge della giungla in “Swamp Goo”. Subito dopo il sax tenore di Paul Gonsalves delinea una danza sinuosa in “Knob Hill”, lasciando poi spazio a “La Plus Belle Africaine”, che vede i membri della sezione ritmica mettersi in grande evidenza con una serie di brillanti interventi del contrabbassista John Lamb. Il programma si chiude poi con “A Chromatic Love Affair” con il grande sax baritono di Harry Carney.