Ariadne auf Naxos (Arianna a Nasso)

Autore: STRAUSS RICHARD
Opera: Ariadne auf Naxos (Arianna a Nasso)
Etichetta: Arthaus Musik
Genere: Lirica
Supporto: DVD
Nr. pezzi: 1
Lingue: DE
Sottotitoli: DE (original language), EN, FR, IT, ES
DVD Formato: NTSC
DVD Ratio: 4/3
DVD Sound: PCM Mono
Direttore o Solista: BÖHM KARL Dir
Orchestra e interpreti: Primadonna / Ariadne: Hildegard Hillebrecht; Tenore / Bacchus: Jess Thomas ; Compositore: Sena Jurinac; Zerbinetta: Reri Grist; Wiener Philharmoniker
Registrazione live effettuata nel 1965 al Festival di Salisburgo; regia di Günther Rennert
«Nel presente in cui viviamo c’è molto più passato di quanto si possa immaginare»: questa era l’opinione che Hugo von Hofmannstahl, il librettista di quest’opera, espresse nel 1911. Questa frase appare perfettamente adatta per descrivere la prima registrazione mai pubblicata nel circuito commerciale di una delle gemme più brillanti del Festival di Salisburgo, vale a dire l’allestimento della Ariadne auf Naxos di Richard Strauss andato in scena nel 1965 sotto la direzione di Karl Böhm, uno degli interpreti più carismatici di tutti i tempi delle opere del compositore di Monaco. Le riprese video sono state sottoposte a un restauro realizzato con le tecnologie più avanzate, che consente di apprezzare l’interpretazione di cantanti del calibro di Sena Jurinac, Reri Grist, Hildegard Hillebrecht e Jess Thomas in tutto il loro splendore. Questo capolavoro è diretto dal regista Günther Rennert. Sul podio dei mitici Wiener Philharmoniker si mette in evidenza Karl Böhm, che «facendo leva sull’autorevolezza derivante dal suo grande amore e dalla sua profonda conoscenza dello stile di Strauss e sul suo spiccato talento di direttore di opera tratteggia un’Ariadne molto commovente [...] Chi può dire di avere mai ascoltato questa magnifica opera eseguita in maniera più convincente e priva di stucchevoli sentimentalismi? Chi può affermare che i mondi dell’opera buffa e dell’opera eroica siano mai stato fatti coesistere in modo così naturale? Chi infine può sostenere che un altro direttore sia riuscito fino a questo momento a rendere così organici i brani dal sapore cameristico di quest’opera con la straordinaria apoteosi finale?» (Salzburger Nachrichten).